domenica 2 marzo 2014

Protezione per le mani

Le lesioni alle mani rappresentano la parte più consistente degli infortuni nel settore industriale e artigianale. Perciò le mani e gli avambracci devono essere protetti dai pericoli di lesioni meccaniche, termiche, chimiche, dalle contaminazioni radioattive e dal contatto con la tensione elettrica. In base alle norme sulle sostanze pericolose, i guanti di protezione devono essere indossati nell'uso di sostanze che rappresentano un rischio per le mani e per la pelle. Secondo le norme di prevenzione i guanti di protezione devono essere utilizzati, quando può insorgere il pericolo di lesioni alle mani. L'uso dei guanti può tuttavia anche essere pericoloso, ad es. nell'utilizzo di macchine con parti rotanti.
La norma armonizzata europea UNI EN 420 "Requisiti generali per i guanti di protezione" introduce nuove denominazioni per la grandezza dei guanti, mentre non viene fatto cenno alla loro forma. Per alcuni determinati settori d'impiego esistono norme EN particolari. Il contrassegno dei settori di protezione è dato da pittogrammi, la cui spiegazione deve essere esposta sull'imballaggio o contenuta nelle indicazioni d'uso.

Contrassegno

Ogni guanto di protezione deve essere contrassegnato nel modo seguente:
  • nome del costruttore o del suo mandatario,
  • denominazione del guanto (nome dell'articolo o codice),
  • grandezza,
  • marchio di conformità CE

  • Indicazioni d'uso

    All'utente devono essere fornite le seguenti informazioni essenziali:
    • nome e indirizzo completo del costruttore o del suo mandatario,
    • denominazione dei guanti di protezione,
    • indicazioni sulle grandezze disponibili del tipo di guanti di protezione,
    • pittogrammi per i settori d'utilizzo con i livelli di prestazione corrispondenti,
    • indicazioni sulla manutenzione e conservazione.
  • Grandezze e misure dei guanti di protezione

    Secondo la norma UNI EN 420 sono state stabilite le seguenti grandezze dei guanti di protezione, in rapporto alla dimensione della mano:
    .
  • Classificazione dei guanti di protezione

    La suddivisione è predisposta per classi di pericolo:
    • pericoli meccanici,
    • pericoli chimici,
    • calore e fuoco,
    • freddo,
    • cariche elettrostatiche,
    • corrente elettrica
    • radiazioni ionizzanti,
    • contaminazioni batteriologiche,
    • vibrazioni

    Il grado e l'estensione della protezione sono simboleggiati dai livelli di prestazione e dai pittogrammi, che fissano il settore di protezione.
  • Guanti di protezione contro i rischi meccanici, secondo UNI EN 388

    Per i guanti di protezione per sollecita-zioni meccaniche, accanto al pittogramma corrispondente devono essere indicati i livelli di prestazione delle verifi-che eseguite:
    • resistenza all'usura,
    • resistenza al taglio,
    • resistenza alla lacerazione,
    • resistenza alle punture.

    I livelli di prestazione devono essere indicati in modo chiaro, accanto al pittogramma, sulla confezione di ogni singolo paio di guanti.
    .

    Le cifre 0 ed 1 indicano il livello minimo delle caratteristiche. Il marchio CE può essere apportato soltanto dopo che è stata effettuata un'omologazione, presso un organismo accreditato.
    I guanti di protezione per sollecitazioni meccaniche vengono prodotti ad es. in pelle, in tessuto, in caucciù di nitrile con jersey di cotone oppure in materiale rivestito in PVC.
    I settori d'impiego sono molteplici. Essi comprendono i lavori all'aperto, come ad es. i lavori edili, la lavorazione dei metalli e i lavori di montaggio e trasporto.
  • Guanti di protezione contro sostanze chimiche ed i microorganismi (secondo UNI EN 374, parte 1, 3-5)

    Il materiale deve possedere, oltre alla resistenza meccanica, anche i requisiti relativi alla penetrazione e alla permeazione.
    La penetrazione viene accertata mediante un test di tenuta all'aria e/o all'acqua, secondo UNI EN 374, parte 3 e 4. La permeazione, secondo UNI EN 374, parte 5, viene accertata misurando il tempo impiegato da un liquido pericoloso per venire in contatto con la pelle.
    .I materiali usati sono il caucciù naturale o il lattice, per alcuni gruppi di materiali anche il PVC o il PVA (alcol polivinilico). Una protezione limitata offrono anche i guanti monouso nel settore igiene, fatti di un velo di materiale sintetico (velo di ordito di olefina o di polipropilene).
  • Guanti di protezione contro i rischi termici (calore e fuoco), secondo UNI EN 407

    Questo tipo di guanti di protezione deve possedere, oltre a un elevato isolamento al calore, anche particolari requisiti di resistenza meccanica. Il tipo e l'estensione della protezione sono simboleggiati da un pittogramma con il simbolo della fiamma e con i diversi livelli di prestazione (1-4). Se al posto della cifra compare una "X", significa che i guanti non sono stati verificati contro questo particolare rischio.
    Posizione
    1Comportamento al fuoco: il tempo in secondi, durante il quale il materiale continua a bruciare, dopo che la fiamma è stata allontanata dal pezzo in prova
    2Calore di contatto: l'ambito di temperatura tra i 100øC e i 500øC, nel quale colui che indossa i guanti, non sente alcun dolore per la durata di almeno 25 secondi
    3Calore convettivo: il tempo durante il quale il guanto di protezione riesce a ritardare il trasferimento del calore di una fiamma
    4Calore radiante: il tempo necessario per riscaldare il pezzo in prova fino ad una determinata temperatura
    5Piccoli spruzzi di metallo fuso: determinante è il numero delle gocce di metallo fuso, necessario affinchè i guanti di protezione raggiungano un'innalzamento della temperatura di 40øC
    6Grandi quantità di metallo fuso: il calore necessario, affinchè un simulatore della pelle, posto direttamente dietro il pezzo in prova, venga lisciato o perforato. La prestazione viene contrassegnata da un indice da 1 a 4 (oppure 1-3 nel caso di calore convettivo). I guanti di protezione devono inoltre rispondere al livello di prestazione 1 per la resistenza all' usura e allo strappo
    .

    Il cuoio è molto adatto contro i contatti brevi con superfici incandescenti, contro il calore radiante, come pure contro gli spruzzi di metallo (guanti di protezione per i lavori di saldatura, DIN 4841, parte 4). Grazie alla particolare struttura del suo tessuto spugnoso, il cotone permette un buon isolamento dal calore. Il rivestimento con caucciù di nitrile cosi'come le inserzioni di veli di stoffa aumentano le possibilità d'impiego dei guanti di protezione in tessuto di cotone, fino a circa 200øC.
    I guanti di protezione in Nomex (fibra in poliammide) sono indicati per le elevate esigenze dovute al calore e al fuoco. La norma UNI EN 659 stabilisce i requisiti particolari per i guanti di protezione dei vigili del fuoco.
    I guanti di protezione impiegati per una temperatura maggiore di 50øC devono essere sottoposti ad un'omologazione CE, ai sensi dell'art. 10 (89/686/CEE). I guanti di protezione previsti per gli ambienti caldi, con una temperatura ambientale di 100 øC o maggiore, devono essere sottoposti ad un' ulteriore controllo di qualità, ai sensi dell'art. 11.
  • Guanti di protezione contro il freddo, secondo UNI EN 511

    Per i guanti che offrono protezione contro un rischio di scarsa entità, ad es. per condizioni atmosferiche non eccezionali o estreme, non è necessaria l' omologazione. Il costruttore può apporre il marchio CE, dopo il rilascio della dichiarazione di conformità CE.
    Per ogni altro tipo di guanti per la protezione è necessaria l'omologazione. Per impieghi i cui effetti sono paragonabili a quelli riscontrati in luoghi, la cui temperatura ambientale sia di -50øC o minore di questo valore, è necessario, inoltre, ai sensi dell'art. 11 (89/686/CEE), il controllo di qualità.
  • Contrassegno

    Il livello e l'estensione della protezione sono rappresentati dal pittogramma con tre livelli di prestazione:
    • protezione dal freddo di convezione,
    • protezione dal freddo per contatto,
    • impermeabilità all'acqua.

    dove:
    0 = permeabile dopo 30 minuti,
    1 = impermeabile dopo più di 30 minuti.
    Come materiale possono essere utilizzati tessuti rivestiti in PVC con isolamento in materiale espanso.
    Norme per altri ambiti d'impiego:
    UNI EN 421Guanti di protezione contro le radiazioni ionizzanti, compresa la contaminazione e la radiazione.
    UNI EN 455 Teil 1Guanti monouso per uso medico; requisiti e verifica per l'ermeticità.
    UNI EN 455Teil 2Guanti monouso per uso medico; requisiti e verifica delle proprietà fisiche
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