Lavoro irregolare, sicurezza, rapporto del Ministero sull’attività di vigilanza 2014
ROMA – Presentato questa mattina a Roma dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti il Rapporto annuale dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale – anno 2014, rapporto sui risultati delle attività di vigilanza svolte nel 2014 dalle Direzioni regionali e territoriali del Ministero del Lavoro (compresi i Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro e i Gruppi Carabinieri per la Tutela del Lavoro operanti presso gli Uffici territoriali), da Inps e da Inail.
221.476 sono state le aziende ispezionate lo scorso anno, -5,80% rispetto alle 253.122 del 2013. 64,17% il tasso di irregolarità riscontrato (nel 2013 64,78%), pari a 142.132 aziende non in regola. 181.629 i lavoratori irregolari, 77.387 i lavoratori in nero. Per quanto riguarda contributi e premi evasi l’importo è stato pari 1.508.604.256 euro.
In merito ai dati sulla vigilanza di cui si è occupato il Ministero il documento segnala come a fronte del lieve calo generale del numero di ispezioni, si siano attestate a +0,39% le indagini condotte dalle Direzioni regionali e territoriali del Lavoro, con 140.173 controlli eseguiti nel 2014 a fronte dei 139.624 nel 2013. Numero superiore del 3% rispetto alle ispezioni programmate, con la programmazione 2014 che aveva indicato come obiettivo le 135.000.
Le 140.173 ispezioni ministeriali si sono suddivise in questo modo: 78.815 (56,23%) nel Terziario; 40.545 (28,92%) in Edilizia; 15.379 (10,97%) nell’Industria; 5.434 (3,88%) in Agricoltura.
41.030 le maxi sanzioni per lavoro nero e la maggior parte delle maxi sanzioni irrogate ha interessato le seguenti Regioni: Puglia (5.225), Campania (4.600), Calabria (4.236), Lombardia (4.207) e Toscana (4.112).
9.248 i casi di utilizzo abusivo di forme contrattuali flessibili, 8.230 i casi di appalto/distacco illecito, 1.018 gli extracomunitari clandestini, 172 le violazioni per impiego di minori, 334 le violazioni della tutela di lavoratrici madri e gestanti, 48 le discriminazioni uomo donna, e infine 7.268 gli illeciti in materia di orario di lavoro.
Per quanto riguarda i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, con riferimento ai provvedimenti “(ex art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008, Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) – adottati in presenza di una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20% del personale presente in occasione dell’accesso ispettivo ovvero in relazione a gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza – se ne segnala il costante decremento, probabilmente connesso alla rilevata diminuzione del numero dei lavoratori in nero, peraltro in linea con il trend già registrato nell’anno precedente. In particolare, nel periodo gennaio-dicembre 2014 risultano complessivamente adottati n. 6.838 provvedimenti interdittivi, pari al – 13 % di quelli riferiti all’anno 2013 (7.885)”.
Vigilanza e sanzioni sicurezza sul lavoro 2014
Questi infine i dati relativi esclusivamente alle violazioni sulla sicurezza sul lavoro. Nel 2014 sono state 26.998 le violazioni prevenzionistiche, -18,49% rispetto al 2013. Il 37% delle violazioni ha interessato il rischio caduta dall’alto, il 19% il rischio elettrico l’uso di attrezzature e di Dpi, il 3% operazioni di investimento e seppellimento.
“L’analisi dei dati, peraltro, evidenzia un’insufficiente attenzione delle aziende ispezionate agli obblighi del datore di lavoro relativi alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e alla formazione e informazione del personale (ciascuno pari al 12%), nonché una certa carenza nella realizzazione di una completa e articolata valutazione dei rischi aziendali e interferenziali (che è oggetto di circa il 7% delle violazioni riscontrate).
Restano invariate le criticità connesse all’osservanza degli obblighi previsti in capo ai committenti e ai coordinatori negli appalti sia pubblici che privati cui, come nell’anno precedente, è riferito il 10% degli illeciti rilevati)”.
Per finire il rapporto contiene dati sulle attività di promozione e prevenzione condotte dal Ministero, sulla vigilanza straordinaria condotta in eventi fieristici e culturali, sulle cooperative e infine sulle indagini attuate in sinergia con i Gruppi Carabinieri per la Tutela del lavoro di Milano, Napoli e Roma in attuazione della direttiva 7 luglio 2010.
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