Sentenza n. 5857 del 9 febbraio 2015
Valutazione dei rischi, deve sempre tener conto della presenza di ditte esterne
La sentenza della Cassazione che precisa i doveri del committente nel redarre il DUVRI per valutare la sicurezza sul lavoro negli appalti in presenza di ditte o di lavoratori autonomi terzi.
La sentenza della Cassazione n. 5857 del 9 febbraio 2015 precisa i doveri del committente nel redarre il DUVRI per valutare la sicurezza sul lavoro negli appalti in presenza di ditte o di lavoratori autonomi terzi.
Con la sentenza, in riforma della pronuncia di assoluzione emessa dal Tribunale di Pordenone, B.R. e O.M. nella qualità rispettivamente di coordinatore per l'esecuzione dei lavori edili e dirigente responsabile della produzione della ************ s.p.a., sono stati giudicati dalla Corte di Appello di Trieste responsabili dell'infortunio occorso ai lavoratori B.R. e G.D., elettricisti dipendenti di due ditte alle quale erano stati commissionati lavori di impiantistica nel capannone della M. i quali, secondo l'accertamento condotto nei gradi di merito, verso le ore 14 dell'8.7.2008 stavano operando su una piattaforma aerea all'interno del predetto capannone quando il carroponte avviato da un carpentiere della ditta V.- alla quale erano stati appaltati lavori correlati al processo produttivo della M. era andato a toccare la piattaforma medesima, facendola rovinare a terra e così cagionando la caduta al suolo del due lavoratori, che nell’incidente riportavano lesioni dalle quali derivava una malattia giudicata guaribile in più di quaranta giorni.
La sentenza della Cassazione n. 5857 del 9 febbraio 2015 precisa i doveri del committente nel redarre il DUVRI per valutare la sicurezza sul lavoro negli appalti in presenza di ditte o di lavoratori autonomi terzi.
Con la sentenza, in riforma della pronuncia di assoluzione emessa dal Tribunale di Pordenone, B.R. e O.M. nella qualità rispettivamente di coordinatore per l'esecuzione dei lavori edili e dirigente responsabile della produzione della ************ s.p.a., sono stati giudicati dalla Corte di Appello di Trieste responsabili dell'infortunio occorso ai lavoratori B.R. e G.D., elettricisti dipendenti di due ditte alle quale erano stati commissionati lavori di impiantistica nel capannone della M. i quali, secondo l'accertamento condotto nei gradi di merito, verso le ore 14 dell'8.7.2008 stavano operando su una piattaforma aerea all'interno del predetto capannone quando il carroponte avviato da un carpentiere della ditta V.- alla quale erano stati appaltati lavori correlati al processo produttivo della M. era andato a toccare la piattaforma medesima, facendola rovinare a terra e così cagionando la caduta al suolo del due lavoratori, che nell’incidente riportavano lesioni dalle quali derivava una malattia giudicata guaribile in più di quaranta giorni.
Nessun commento:
Posta un commento