venerdì 6 febbraio 2015

Vibrazioni meccaniche e urti, aggiornata la norma UNI-EN ISO 2631

È in vigore l’UNI – EN ISO 2631-1:2014. “Vibrazioni meccaniche e urti – Valutazione dell’esposizione dell’uomo alle vibrazioni trasmesse al corpo intero”, stabilisce il livello di sicurezza di esposizione alle vibrazioni meccaniche e agli urti.*
La valutazione del rischio da vibrazioni è prevista dal TU 81/08 (Titolo VIII, Capo III).
L’art. 199 del TU prescrive le misure per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che sono esposti o possono essere esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche… e “ le disposizioni sono applicate tenuto conto delle particolari esigenze connesse al servizio espletato…”.
L’ art. 201 dello stesso TU definisce i valori limite di esposizione e i valori di azione a seconda che si tratti di vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (la valutazione dell’esposizione, in questo caso, va eseguita secondo le indicazioni dell’All. XXXV, lett. A) oall’intero corpo, circostanza per la quale la valutazione deve essere fatta secondo le prescrizioni della lett. B dello stesso All. XXXV.
Quando sono superati i valori d’azione, il datore di lavoro è tenuto a elaborare e applicare un programma di misure tecniche o organizzative, volte a ridurre al minimo l’esposizione e i rischi che ne conseguono (art. 203 del TU).
“Se, nonostante le misure adottate (… modifica del metodo di lavoro, modifica delle attrezzature, adozione di programmi di manutenzione delle attrezzature e dei DPI, progettazione e organizzazione dei luoghi e degli orari di lavoro, limitazione della durata e dell’intensità delle vibrazioni/urti…), il valore limite di esposizione è stato superato, il datore di lavoro è tenuto a:
  • prendere misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto di tale valore;
  • individuare le cause del superamento e adattare, di conseguenza, le misure di prevenzione e protezione per evitare un nuovo superamento”.
* Nel luglio 2014 la ISO 2631-1:2008 era stata ritirata, nella previsione del suo adeguamento e aggiornamento che, pur essendo stato pubblicato nel luglio del 2010, non era stato ancora recepito nel nostro ordinamento. L’aggiornamento indica le metodiche alternative di valutazione nel caso di vibrazioni intermittenti o urti ripetuti che presentino fattori di cresta superiori a 9, secondo lo Standard ISO 2631-5.

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