Cosa deve fare il datore di lavoro se il lavoratore domestico è vittima di un infortunio durante lo svolgimento del lavoro domestico? Risponde l’INPS dal suo portale www.inps.it.
Il datore di lavoro:
- deve prestare il primo soccorso all’interessato;
- deve denunciare l’incidente all’Inail: entro le 24 ore e telegraficamente per gli infortuni mortali; entro due giorni dalla ricezione del certificato di infortunio (per prognosi superiore a tre giorni).
La stessa denuncia e con le stesse modalità va fatta all’autorità di Pubblica Sicurezza.
- Deve corrispondere la retribuzione globale per i primi tre giorni di assenza;
- deve conservare il posto di lavoro per un numero di giorni variabile a seconda dell’anzianità di servizio, e cioè: 10 giorni, per anzianità fino a sei mesi; 45 giorni, per anzianità superiore a sei mesi e fino a due anni; 180 giorni, se l’anzianità supera i due anni.
Il lavoratore deve controfirmare il modulo di denuncia infortunio che il datore avrà predisposto per ottenere, a secondo dei casi, le seguenti prestazioni dall’Inail*:
- un’indennità giornaliera per l’inabilità temporanea;
- una rendita per l’inabilità permanente;
- un assegno per l’assistenza personale continuativa;
- una rendita ai superstiti ed un assegno in caso di morte;
- le cure mediche e chirurgiche, compresi gli accertamenti clinici;
- la fornitura degli apparecchi di protesi.
* Sono previste dal Dpr 1124/1965, Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Continua martedì 9 settembre: condizioni lavoro e Ccnl
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